Parigi celebra la fotrografa Vivian Maier al Palais de Luxembourg.

Ai più sconosciuta, Vivian Maier trova il suo posto nella storia della fotografia dopo la sua morte.

Ma chi è Vivian Maier? 

Discreta e solitaria, Vivian era una governante e una tata, si stabiliva in una camera della famiglia, presso la quale lavorava, estraniandosi dal mondo.

Ma quel mondo lei lo adorava e con la sua macchina per foto, con la quale non usciva mai senza, sempre appesa al suo collo, riprendeva la società americana, i cambiamenti sociali, politici della sua storia.

Una fotografa eccezionale che è rimasta nascosta fino al 2007, quando John Maloof, 23 anni, alla ricerca di cartoline di Chicago, scopre una pacco di pellicole e lo acquista per 380 dollari.

Nulla di ciò che cercava ma tra le pellicole e i negativi, trova una busta con un indirizzo ed un nome: Vivian Maier.

Nelle fotografie trova spesso degli autoritratti della stessa persona…Vivian Maier!

E’ a quel punto che decide di pubblicare gli scatti su un sito di fotografia Flickr, chiedendo ai membri cosa ne pensassero di questi lavori. I commenti furono bellissimi, veri ritratti a olio!

E’ a quel punto che John Maloof inizia le ricerche su Vivian Maier e scopre che fu una bambinaia a domicilio a Chicago: si reca da chi l’aveva conosciuta e dai suoi fratelli ancora in vita che le confessano che la sorella non si separava mai dalla sua macchina fotografica.

John decide di sviluppare tutti i negativi e di numerarli e ricontatta i venditori per vedere se trova altro materiale.

Vivian Maier nacque il 1 febbraio 1926 e muore il 21 aprile 2009, fu governante e bambinaia negli Stati Uniti, non si sposò, non ebbe relazioni, non ebbe figli. Di lei raccontarono essere discreta ma con carattere.

La sua compagnia era la sua macchina fotografica Rolleiflex: raccoglieva tutto nelle sue foto, sopra tutto le persone  nei distretti di New York , Chicago e Los Angeles.

Ogni dettaglio prendeva forma nelle sue fotografie, le immagini venivano catturate da sotto, mettendo il personaggio in posizione dominante e permettendo di essere più discreta durante gli scatti per strada. Fu osservatrice e seppe cogliere ogni momento, fosse esso triste o gioioso e a volte anche spiritoso.

Purtroppo non ebbe abbastanza soldi per far sviluppare i negativi delle sue fotografie e per questo molte di queste non le vide mai! E non solo, non mostrò mai a nessuno i suoi lavori, se ne raccolgono almeno 15000 che raccontano la vita vera dell’America!

Vivian Maier così  discreta, chissà se oggi sarebbe contenta che le sue fotografie siano esposte in tutto il mondo e che a Parigi le hanno dedicato persino una via! Certamente è una fortuna che le sue fotografie siano arrivate sino a noi e oggi le possiamo vedere al Palais de Luxembourg fino al 16 gennaio!

Per info e prenotazioni:

 

Parigi,

Palais de Luxembourg,

VIVIAN MAIER

fino al 16 Gennaio 2022