MILANO
SWAROSKY: THE MASTER OF LIGHT, from Vienna to Milano.
Ho avuto la possibilità di visitare la mostra Swarosky, i maestri della luce, e ne sono rimasta incredibilmente sorpresa. Non solo gioielli ma un vero tuffo nella storia dal 1895 ai giorni nostri. Daniel Swarosky nato in Boemia nel 1862, apprende l’arte della lavorazione del vetro nell’azienda di famiglia dal padre tecnico intagliatore. L’idea è di lavorare il cristallo per farlo diventare un prodotto di lusso, il primo taglio brevettato del cristallo: il taglio “chaton” con otto sfaccettature, il primo in assoluto.
I cristalli provenienti dalla Boemia non rispecchiavano a pieno gli standard qualitativi richiesti da Daniel Swarosky, che decide nel 1931 di aprire una sua personale fornace, suo è anche il progetto del macchinario per intagliare il cristallo.
Nel 1895 l’azienda si trasferisce a Wattens in Austria, nel 1900 Sawarosky e soci partecipano all’esposizione universaledi Parigi, capitale della moda ma è già dal 1895 che l’azienda si affianca nella realizzazione dei cai dell’haute couture. Nel 1931 la svolta: i cristalli di altissima qualità Swarosky entrano a far parte di centinaia di pellicole cinematografiche, il debutto in “La venere bionda” con Marlene Dietrich.
E’ proprio il connubio tra moda e Swarosky che forse ai più era sconosciuto, in quanto oggi l’azienda è forse più associata al gioiello, oggi in grado anche di replicare perfettamente in laboratorio il diamante che viene catalogato e certificato esattamente per qualità come quello in natura, un progetto che rispetta a 360 gradi l’impatto sull’ambiente.
Le sale si sviluppano dall’ esposizione dei progetti e le foto di famiglia fino alle prime collaborazioni con il mondo della moda e del cinema: dalle scarpette rosse e magiche del Mago di Oz, alla collana di Marilyn Monroe e il suo abito con cui cantò “Happy Birthday Mr. President”, ai vestiti di scena dei concerti di Lady Gaga, Kety Perry, Jennifer Lopez, Madonna, Tina Turner. Sono rimasta colpita dalla presenza dell’abito di Billie Holiday, la cantante jaz dalla voce splendida che ha combattuto contro il razzismo.
Poter osservare questi abiti è incredibile, il lavoro minuzioso del ricamo e la luce dei cristalli fa di ogni capo un’opera d’arte, il più sorprendente è sicuramente quello indossato d Kate Perry a forma di lampadario, qui mi soffermo per annotare che anche il Palazzo di Versailles si avvale per i propri lampadari, sia nella riparazione che nella produzione di nuovi per l’apertura di altri spazi espositivi, del lavoro minuzioso dell’azienda Swarosky.
Numerose sale della mostra sono poi dedicate alle collaborazione di Swarosky con l’alta moda: Prada, Dior, Maison Margiela, Chanel, Christian Lacroix, Armani, Fendi e molti altri. In mostra anche una coroncina con cristalli e perle per balletto, disegnata da Karl Lagerfeld.
L’ultima sala espone una vetrina con gli accessori più glamour firmati in collaborazione con Swarosky: la baguette Fendi, le scarpette con le dita Maison Margiela, collane gioiello Chanel. L’oggetto più curioso? Un cerchietto con piume colorate e nido di uccello con uova tempestate da cristalli azzurri!
La mostra è visitabile su prenotazione, al termine vi aspetta una deliziosa sosta nel giardino retrostante il palazzo dove gustarsi una pausa firmata Swarosky.
Prenota qui il tuo biglietto.
Milano
Palazzo Citterio, via Brera 12
fino al 14 luglio
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