Bergamo

Palazzo Moroni, 

Il Rinascimento a Bergamo e Brescia intorno al 1900.

Nascoste dentro le mura venete, percorrendo vie antiche, ci inseguono austeri palazzi che nascondono immense meraviglie.

Si apre il portone di Palazzo Moroni e Nettuno ci accoglie nel portico, sopra di lui si estendono i giardini all’italiana, torri e l’ortaglia.

Sulla nostra destra lo scalone che porta ai piani nobili, con il naso all’insù come a guardare le stelle, gli occhi si illuminano alla vista degli splendidi affreschi, di tema mitologico con un cornicione che rappresenta la bella storia di Amore e Psiche.

La  famiglia Moroni già nel 1400 possedeva  grandi ricchezze ottenute in ambito militare e commerciale, originaria di Albino, nel 1600 coltiva l’albero del gelso e ne alleva i bachi da seta. Un’importante matrimonio nel 1631 tra Francesco Moroni e Lucrezia Roncalli da il via alla costruzione dell’imponente palazzo che non stupisce per l’architettura ma nasconde al suo interno incredibili tesori di bellezza.

Né sono un’esempio gli splendidi giardini e le sale seicentesche.

Nel 1798 Antonio Moroni ottiene il titolo di Conte dal Duca di Sassonia, nel loro stemma appare l’aquila sopra la pianta da gelso detta anche in dialetto “Murù”, da qui Moroni.

Oggi il Salone da Ballo ospita la mostra “ L’età dell’Innocenza”, che si ispira al famoso romanzo di  Edith Wharton del 1920, successivamente tradotto in veste cinematografica e che ne ispira l’allestimento.

Ancora e solo fino all’ 8 ottobre la possibilità di vedere il salone in una veste diversa che non voglio descrivervi per non rovinarvi la sorpresa, ma soprattutto l’occasione unica di vedere opere di artisti importanti e appartenenti a collezioni private, prestate in via del tutto eccezionale per questa mostra e che sarà difficile poter ammirare in altre occasioni.

Le opere rinascimentali qui esposte, di artisti che hanno ispirato fortemente il Caravaggio, come Lorenzo Lotto, sono collocate in una veste insolita, non come sarebbero esposte in un museo ma come lo erano nelle esposizioni del 1900.

Vi saranno anche opere dell’artista Giovan Battista Moroni e di proprietà del Palazzo, come in “ Cavaliere in rosa” e numerosi pezzi di arredo, mobili, tappeti e oggetti a creare un’ambiente che ci riporta in un’epoca passata: con leggere luci e una torcia a scoprire i misteri che i quadri tengono nascosti.

Vi invito a prenotare la vostra visita, per altre info e per gli orari a questo link per non perdervi l’occasione di meravigliarsi!

Palazzo Moroni chiuderà le porte, a termine degli ultimi giorni della mostra, per concludere gli ultimi restauri, la grande riapertura a Novembre, seguiteci per non perdevi questo evento!

Fino all’ 8 ottobre 2023

Palazzo Moroni

via Porta Dipinta 2,

Bergamo Alta