BERGAMO

Da novembre nella città di Bergamo è arrivata l’incredibile artista YAYOI KUSAMA, registrando subito i sold- out dei biglietti.

A grande richiesta la mostra viene prorogata fino a Marzo per poter immergersi e diventare tutt’uno nell’installazione dell’artista, Fireflies on the Water una delle sue Infinity Mirror Room più iconiche, proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York, una stanza in cui ogni persona può restare chiuso per un minuto, cronometrato, e ammirare la meraviglia delle luci sospese come piccole lucciole riflesse in uno specchio d’acqua.

Un percorso che illustra, lungo il corridoio che conduce alla stanza, la vita e i percorsi di Yayoi Musama, dal Giappone all’America, gli artisti che ha incontrato e che l’hanno supportata nella strada verso il successo ma anche i suoi problemi psichici, dovuti al difficile rapporto con la madre che non accettava il suo desiderio artistico considerato sconveniente.

Una mostra correlata anche di video in cui l’artista si racconta e di uno spazio per giocare con i pois tipici di Yayoi per lasciare un messaggio.
Bellisimo anche l’omaggio della Kusama  alla città di Bergamo: una poesia che ripercorre i momenti difficili e il coraggio di Bergamo durante il periodo Covid.

INFORMAZIONI

YAYOI KUSAMA BERGAMO

Con la chiusura dell’anno della Cultura, Bergamo regala un’altra splendida mostra da non perdere”LE MURA NELLA STORIA” un percorso espositivo che illustra con importanti documenti la storia della costruzione delle mura venete nel 1500.

I documenti in mostra, arrivano non solo dalle biblioteche di Bergamo ma anche da collezioni private da Venezia, mostrano bozzetti e progetti fin dai primi studi per la costruzione delle mura della città.
Nelle carte son ben visibili tutti i paesi circostanti, con i nomi in colori differenti per distinguere i possedimenti veneziani e poi le colline e le montagne, i fiumi che segnano i primi punti di difesa, una cartina geografica perfetta di come  era la città in quel periodo.

In mostra sono esposti anche i quadri dei personaggi illustri di Venezia e Bergamo che hanno partecipato attivamente alla realizzazione del progetto delle mura e che erano presenti nei cantieri a dirigere i lavori.

Interessante il registro dei lavori, documento eccezionale che indica tutte le spese dei materiali e dei compensi dovuti, affiancati  dai nomi, di chi ha lavorato nel cantiere. Con grande sorpresa si evidenzia la presenza numerosa delle donne che vi lavoravano e portano in spalla le pietre che servivano per la costruzione delle mura.

Esposte anche armi e armature dei soldati che dovevano difendere la città, ricostruzioni video di come dovevano apparire le cannoniere e i paesaggi bergamaschi prima delle costruzioni delle mura venete e l’esistenza di mura romane e medioevali di cui ormai resta gran poco ma che erano le prime linee difensive della città.

Una bellissima mostra che consiglio di vedere accompagnati da una guida che saprà illustrare con precisione la storia e gli episodi che si sono susseguiti durante quel periodo, le lotte e le proteste di ecclesiastici e degli abitanti che non volevano le mura venete , le quali hanno portato inesorabilmente alla disfatta di molte abitazioni e luoghi storici cambiando definitivamente l’aspetto della città.

Un salto in un passato ai più sconosciuto, una mostra davvero interessante che ci aiuta a capire ancora di più la città di Bergamo nel periodo del dominio veneziano.

INFO E PRENOTAZIONI

BERGAMO
Museo del Cinquecento

Palazzo del Podestà – Piazza Vecchia

2 dicembre 2023 | 17 marzo 2024
Da martedì a venerdì | 10-18
Sabato, domenica & festivi | 10-19